La scuola è viva nel cuore dei suoi allievi

Una vita da pellegrino con compagni che vanno e vengono.
Poi piano piano ti trovi circondato da amici che respirano assieme e improvvisamente sono luce, la luce della Via.
Questi pensieri sono un grido di amore e di unione col Tutto, un piccolo faro in questo momento di oscurità.

Alessandro Peduzzi

 

Alcuni di noi hanno voluto condividere le loro impressioni sulla Via che stiamo percorrendo.
Scopriamo quanto la scuola sia viva nel cuore dei suoi allievi(versione pdf).

 

Aikido: cosa esso sia non lo so…
Per vent’anni l’ho seguito meravigliato dalle sue forme, l’esteriorità dell’Aikido.
Che stupido !!!
Ho scambiato la punta dell’Iceberg per l’Iceberg stesso!!!
Ora ho trovato mille amici che percorrono uniti il sentiero
che ne conduce al cuore.
Quante difficoltà davanti a me!
Quanta paura!
Ma l’oscurità, poco alla volta si disperde, perché nel buio
mille occhi mi osservano, mille mani mi guidano e mille cuori sono con me.
Mille sorrisi mi accompagnano.
I primi aiutano gli ultimi.
E gli ultimi avanzano sicuri con la convinzione che un giorno, loro stessi
ricambieranno l’aiuto con chi verrà dopo loro.
Insieme si cammina nella Via.
Cosi deve essere.
L’Ego, che ha guidato i miei passi sulla cima ghiacciata, a poco a poco muore.
Un turbinio di emozioni!
Quante scoperte!
Che pace!
Mi viene da piangere per il tempo perduto.
Ma la gioia nel camminare insieme è infinitamente più grande.
Grazie !
Giuliano

 

Amicizia = un volto – un sorriso – un pensiero – un gesto.
Tutto questo si trova in questo Dojo, tra questi ragazzi “meravigliosi”.
Grazie.
Anna

 

Dopo tanti anni di pratica posso dire che l’aikido è stato un punto fondamentale nella mia vita.
Grazie anche al grande aiuto del maestro Sandro, una persona che mi ha guidato verso la Via dell’aikido ed i suoi principi.
Grazie a questa disciplina sono diventato più sicuro di me stesso, adesso so affrontare in armonia alcune situazioni particolari che possono accadere nella vita, controllando le mie reazioni.
L’aikido continua e continuerà ad essere un punto di forza nella mia vita che spero di poterlo trasmettere come l’hai fatto a me, ad altre persone.
Con affetto
Nuccio

 

Sul mio tatami
Uno spazio infinito
Mano cordiale
Cotzia F.

 

Se conosci un uomo che dice la verità regalagli un cavallo.
Ne avrà bisogno per scappare
Pietro

 

L’aikido è il mio centro
L’aikido mi ha ridato la vita
La vita vera!!!!
Alessandro C.

 

L’aikido è la musica.
Alessandro M.

 

L’aikido è quello strumento che accordato con il nostro cuore ci permette di suonare una melodiosa armonia.
Ma rimane uno strumento, non è la musica.
La musica è dentro di noi.
Attraverso la pratica e l’amore per questo strumento, riusciremo a farlo suonare e a far sentire prima a noi stessi, poi agli altri la musica che abbiamo dentro.
Con la sola pratica saremmo soltanto degli ottimi esecutori, ma non dei musicisti, con la sola passione identificheremmo lo strumento con il risultato.
Alessandro d’A.

 

C’è una cosa che mi colpisce sempre, anche dopo anni mi accade spesso la sera.
Arrivo in palestra arrabbiato e depresso.
Poi mi cambio e salgo sul tatami, e quando scendo sono sereno e in armonia con tutti.
Io lo interpreto come la forza dell’armonia che mi trasmette il praticare con questo gruppo di persone speciali.
Mauro Q.

 

A chi mi chiede:
“perché pratichi Aikido?”
Rispondo:
“se me lo chiedi non lo saprai mai!”
Roberto C.

 

Aikido
Incontri, sorrisi.
Ascolto, respiro,
movimento e cambiamento, vuoto.
Nuovi occhi, nuove orecchie,
nuova unione tra corpo e mente per sentire
la meraviglia.
Claudia

 

Cos’è l’Aikido.
Per me l’aikido non è una disciplina, non è un ripetersi di proiezioni.
Non è una tecnica.
L’aikido per me è un atteggiamento, è poter cambiare visuale, è poter annullare la mente.
Spostandoci verso il centro, lì dove c’è l’energia del divino, lì dove c’è l’energia della vita, lì dove alla fine della lezione sento il sudore del cadere e del rialzarmi, lì dove per un attimo la mente non esiste.
Massimo B.

 

Per me l’aikido non è un segno di potere e di debolezza, ma amicizia, tecnica, cambiamenti e di serenità, poiché è tutto ciò che ci circonda e che ci insegna a vivere.
Infatti si può scordare con la mente ma nel cuore il ricordo è permanente
Manuel

 

Come un’orchestra uniamo suono e silenzio, mi piace ascoltare, quasi non posso farne a meno.
A volte festeggiamo alzando i bicchieri (pieni) tutti insieme, mi piace la compagnia (e il vino).
Aldo

 

Sono fortunato.
Lungo il pellegrinare della mia vita, alla ricerca di chissà cosa, ho incontrato l’aikido, che, senza nulla pretendere, mi ha preso per mano e mi sta accompagnando lungo la Via e nonostante le asperità che la vita mi presenta quotidianamente, sorrido.
L’aikido svuota la mente e riempie il cuore.
Sì, sono fortunato.
Sandro A.

 

L’aikido mi fa sentire come un albero, centrato sul suo fusto e flessibile, con i suoi rami attenti a cogliere lo spazio circostante.
La mia vita è cambiata praticando l’aikido.
Andrea M.

 

L’aikido è quanto di più complesso e profondo in cui io mi sia fino ad ora imbattuto.
Noi abbiamo avuto la fortuna di incontrare te, che ci insegni con profonda dedizione e passione che l’aikido è al di là di ciò che si vede, una ricerca costante dentro di noi dell’amore e la pace.
L’aikido è qualcosa di sottile e solo chi ha avuto curiosità ed intelligenza ha potuto coglierne la vera essenza, per questo ti saremo grati a vita.
Tutto il resto non è che tecnica.
Stefano P.

 

Una gradevolissima scoperta, vivere la vita in modo completamente in unione con tutto ciò che ci circonda.
Non che sia una cosa facile, ma mi aiuta nella vita di tutti i giorni a vivere meglio con me stesso e con gli altri.
Fausto B.

 

Imparare a camminare a piedi nudi su una strada fatta da pezzi di vetro riuscendo a non tagliarsi.
Scalare una montagna e ,passo dopo passo, abbandonare lungo la Via le credenze della mente per imparare ad ascoltare il proprio corpo respirando l’essenza della vita nell’amore.
Provare gioia nell’armonia del movimento e nell’ascolto delle energie tra i corpi; scoprire che la mia vita è lasciare fluire l’energia senza costrizioni spazio–temporali, vivendola nel presente.
Luciana G.

 

Prima di praticare l’aikido, pensavo di conoscere il mio corpo, ma solo praticandolo ho imparato a conoscerlo e sentirlo, scoprendo inoltre un mucchio di nuove sensazioni e legami con i miei compagni.
Ringrazio il mio maestro per tutta la pazienza che mi ha riservato.
Iniziando a conoscere il proprio corpo si scopre un mondo che non ha fine, per me è l’aikido.
Angelo Z.

 

Un bel giorno della mia vita ho bussato la porta al maestro Sandro e all’aikido.
Pensavo di essere vestito di tutto ciò che mi poteva servire, ma in realtà ero completamente nudo, da quel momento l’aikido ha iniziato a vestirmi molto lentamente e penso che continuerà a farlo per tutta la vita.
Massimiliano A.

 

Microcosmi sul tatami
sincerità è
togliere il superfluo
Pochi pensieri nel fare
la vera lezione è
invisibile
Un viaggiare leggero
perché in buona compagnia
Lasciamo le parole alla carta
La voce alle orecchie
I pensieri al nulla
Noi siamo, qui.
Massimiliano P.

 

L’aikido per me è stato un insegnamento al sentire me stesso, spesso attraverso i miei compagni di pratica.
Il vuoto e il pieno, l’essere presenti a se stessi, l’andare oltre a quello che la tua mente ti dice.
L’aikido è sentire.
E comprendere che non devi finire mai di farlo, perché è la vita che ascolti.
Mauro I.

 

L’Aikido,
uno “specchio” che riflette le cose nella giusta realtà,
senza pregiudizi, tabù o false costrizioni mentali.
Pierangelo L.

 

Condividere con Amici lo studio di una tecnica ed intuire che.. la forza non serve.
Pensiero e corpo, insieme, nell’armonia di un movimento.
L’Aikido penetra in te come acqua nella sabbia: nascono fiori di coscienza.
Renato C.

 

Praticare l’Aikido
è come studiare la meccanica del corpo umano.
Luca Q.

 

Grazie all’Aikido ho percepito in modo concreto la grandezza dell’universo e, in modo più concreto la meravigliosa unicità di ogni essere.
Poi il miracolo dell’aikido, l’unico punto vero d’incontro…
Luciano G.

 

L’Aikido è per me un gioco.
Il gioco dei grandi che ritornano a fare le cose semplici, ad esempio la capriola e… ritornano bambini
Maurizio N.

 

Aikido ora… lo zero.
Difficile da spiegare è da vivere.
In apparenza un numero in realtà un qualcosa pieno di significato.
Lo zero, come il nulla, inizia la lezione svuota la mente e ascolta.
Lo zero, come azzeramento, del mio ego.
Lo zero, come inizio, pensavi di sapere e invece è come il primo giorno.
Aikido in apparenza tecnica in realtà un Universo.
Luca M.

 

Rinuncia all’egoismo
E fai spazio all’amore.
Matteo M.

 

L’Aikido è la risposta che ci indicherà la direzione giusta da seguire
Gabriele P.

 

L’aikido è calma nella tempesta, è ricerca continua e inesorabile di tutto ciò che siamo e che ci circonda della perfezione nell’imperfezione naturale dove la mente ascolta, il cuore è forte ed il corpo segue le situazioni.
Sergio P.

 

Decostruire e ricostruire movimenti, intorno e nella sfera, insieme ai propri compagni.
Incontri, conoscenze, parole e sorrisi.
Inconsapevolmente iniziare a cambiare il proprio Sé e le modalità di relazione con l’altro da sé.
Nicola

 

Ho da poco incontrato l’Aikido e resto stupito dalla sua complessità e dalla sua semplicità.
È bellissima la sensazione di unione e di libertà tra mente, corpo e spazio che si percepisce praticandolo.
Grazie ai miei compagni per le attenzioni che mi danno in questo percorso.
Marco

 

AIKIDO
É come un danzante
gioco d’illusioni
Non vedete ciò che guardate
Il nostro respiro non conosce sussulti
come il nostro cuore
Conosciamo la pace interiore
Guardiamo il mondo
e ne vediamo scorrere l’energia,
la stessa che entra in noi,
per poi tornare all’universo
Sappiamo essere tutto e niente
Leggeri come il vento
e forti come la montagna
Siamo tutto…
e niente.
Veronica

 

Ero una barca ormeggiata ed ero convinto di saper navigare…
sono una barca quindi navigo.
L’aikido mi ha tolto gli ormeggi e sono appena uscito dal porto: che emozione!
Qualcosa però mi trattiene ancora. La mia mente…
Stai nel porto che è più sicuro, esci in mare ma stai sottocosta, sei una barca in acqua quindi sai navigare chi te lo fa fare di andar per mare… e mi frego da solo.
Non navigo davvero, sono uno stereotipo della navigazione.
Saper navigare è stare in mezzo al mare, conoscere i venti e le correnti, orientarsi con le stelle, trovarsi in mezzo a burrasche e a calme piatte, la scia di gabbiani che ti segue mentre segui un banco di pesci, giungere in nuovi porti e fare esperienza e poi ripartire.
Non basta essere una barca, devi vivere come una vera barca.
La vita del fare, ho sentito ripetere nel dojo, e forse inizio a capire.
Quando sono sul tatami i miei amici mi spingono fuori dal porto, mi incuriosiscono facendomi sperimentare l’onda del mare, mi affiancano mentre mi allontano un po’ di più dalla costa, mi mostrano le esperienze fatte nella loro navigazione.
L’unico timore che mi rimane è di ormeggiare nel passato e immaginare viaggi futuri che non vivrò mai…
Ma al termine della lezione sono in mare aperto e vivo ogni cosa nel qui e ora.
Senza timore, finalmente, sorrido.
Stefano M.

Busen sezione Aikido Mushin Ryu Milano e Aikido Mushin Ryu Grassobbio (BG)